Un gruppo di Ricercatori dell’Università di Vienna in Austria, ha condotto uno studio per valutare i tassi di complicanze intraoperatorie della procedura di dilatazione e raschiamento non-ostetrica in un’ampia serie di pazienti consecutive.
Lo studio retrospettivo ha valutato 5.359 procedure di dilatazione e raschiamento non-ostetriche effettuate su 2.542 pazienti in premenopausa e 2.817 in postmenopausa nel periodo 1995-2006.
L’endpoint primario era rappresentato dai tassi di complicazioni intraoperatorie associate alla procedura e dall’identificazione dei fattori di rischio per tali complicanze.
In totale sono state osservate 103 ( 1.9%) complicazioni intra-operatorie.
La perforazione uterina è stata osservata in 50 casi ( 0.9% ) ( sito di perforazione: fundus n=47; cervice n=3 ).
Sono stati inoltre osservati 42 ( 0.8% ) casi di falso passaggio, 7 casi ( 0.1% ) con grave emorragia, 3 casi di lacerazione vaginale e 1 caso di lacerazione cervicale.
In una analisi a variabili multiple, la retroversione dell’utero ( P=0.008 ), lo stato di postmenopausa ( P=0.003 ) e la nulliparità ( P=0.03 ) sono risultati significativamente associati al presentarsi di complicanze intraoperatorie.
In conclusione, il tasso generale di complicazioni della procedura di dilatazione e raschiamento è basso.
Un utero retroverso, lo stato di post-menopausa e la nulliparità sono fattori di rischio indipendenti per le complicazioni intra-operatorie. ( Xagena2009 )
Hefler L et al, Obstet Gynecol 2009; 113: 1268-1271
Chiru2009 Gyne2009