L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se elevate concentrazioni di proteina-C reattiva ( CRP ) durante la gravidanza fossero associate a preeclampsia in tempi successivi, e se l’indice di massa corporea ( BMI ) fosse un modificatore potenziale del rapporto tra proteina C-reattiva e preeclampsia.
Ventitre studi sono stati inclusi in una revisione sistematica e un sottoinsieme di 18 in una metanalisi.
Il parametro considerato era la differenza media ponderata ( WMD ) della proteina C-reattiva nella preeclampsia e nel gruppo di controllo.
Il valore stimato, aggregato, di proteina C-reattiva tra 727 donne, che hanno sviluppato preeclampsia, e 3.538 controlli è stato pari a 2.30 mg/l.
L'eterogeneità tra gli studi era alta ( I2 = 92.8 ).
La differenza media pesata è risultata essere inferiore negli studi comprendenti gruppi preeclampsia e controllo con indice di massa corporea simile ( WMD = 0.85; l2 = 25.3% ) rispetto agli studi in cui l’indice BMI era significativamente elevato nel gruppo preeclampsia ( WMD=2.01; I2 = 0.0% ), il che può spiegare l'eterogeneità dei dati raccolti.
Studi di alta qualità hanno rappresentato il 30% del totale.
Dallo studio è emerso che le donne con più alti livelli di proteina C-reattiva possono presentare un aumento del rischio di sviluppare preeclampsia.
Questa associazione sembra essere modificata da confonditori. Come l’indice di massa corporea. ( Xagena2013 )
Robelo F et al, J Hypertens 2013; 31: 16-26
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