I benefici della vaccinazione contro il papillomavirus umano ( HPV ) sono tema di discussione in un editoriale, pubblicato su Journal of American Medical Association ( JAMA ).
Il virus HPV rappresenta l’infezione più comune trasmessa sessualmente, ma il virus non appare essere molto pericoloso, per il fatto che quasi tutte le infezioni da papillomavirus sono debellate dal sistema immunitario dell’ospite.
Solo in poche donne l’infezione da virus HPV persiste, e tra queste alcune possono sviluppare lesioni tumorali precancerose ed eventualmente tumore.
Il beneficio della vaccinazione contro il papillomavirus è incerto.
Critiche al marketing di Gardasil
Negli Stati Uniti, Merck & Co ha promosso il vaccino Gardasil come prevenzione del tumore della cervice, anziché nella prevenzione delel malattie trasmesse sessualmente da virus HPV ( il vaccino è attivo contro 4 sierotipi virali, HPV-6, HPV-11, HPV-16, e HPV-18 ).
L’operazione di marketing ha completamente trascurato la sottopopolazione a rischio e ha cercato di insinuare il pericolo di tumore in ogni ragazza.
Per ottenere il proprio scopo Merck & Co ha coinvolto alcune associazioni mediche, tra cui American College of Obstetricians and Gynecologists ( ACOG ), American Society for Colposcopy and Cervical Pathology ( ASCCP ), Society for Gynecologic Oncologists ( SGO ), e American College Health Association ( ACHA ).
Diane Harper, dell’University of Missouri a Kansas City negli Stati Uniti, che ha collaborato allo sviluppo clinico di Gardasil si è espressa contro la vaccinazione di massa, sottolineando come il vaccino sia stato promosso in modo inappropriato.
Un efficiente programma di screening sarebbe sufficiente a ridurre l’incidenza di tumore da papillomavirus.
L’affermazione che il vaccino anti-HPV previene il tumore della cervice, allo stato attuale delle conoscenze, non risponde al vero.
Inoltre, tutte le ragazze vaccinate dovranno sempre sottoporsi a regolari Pap test.
Negli Stati Uniti, l’incidenza di mortalità da tumore della cervice ( 3/100.000 donne ) è simile all’incidenza di gravi eventi avversi causati da Gardasil ( 3.4/100.000 dosi distribuite ).
Eventi avversi
Su JAMA sono state pubblicate le reazioni avverse segnalate al sistema VAERS ( Vaccine Adverse Event Reporting System ). In totale nei soli Stati Uniti sono stati riportati 12.424 eventi avversi dopo immunizzazione nel periodo giugno 2006 e dicembre 2008, durante il quale si stima siano state distribuite 23 milioni di dosi ( ciclo di 3 dosi raccomandate per persona ).
Questo corrisponde a 53.9 segnalazioni per 100.000 dosi distribuite.
Le segnalazioni di casi gravi sono state 772, pari al 6.2%; sono stati riportati 32 casi ad esito fatale.
Secondo i CDC ( Centers for Disease Control and Prevention ), la maggior parte delle segnalazioni sono comuni anche ad altre vaccinazioni, con l’eccezione della sincope e degli eventi tromboembolici venosi, la cui incidenza è risultata più alta con il vaccino contro il papillomavirus.
La sincope e la sincope vasovagale è stata menzionata 1.896 volte, i capogiri 1.572 volte e la nausea in 1.164 casi. L’incidenza è stata pari a 8.2 casi per 100.000 dosi distribuite.
Nella maggior parte dei casi ( più del 90% ) era classificata come non-grave. Tuttavia, alcune segnalazioni hanno fatto menzione a perdita di coscienza con caduta a terra del soggetto vaccinato con conseguente fratture, contusioni, emorragie, e lacerazioni.
Ci sono state 56 segnalazioni di eventi tromboembolici venosi, con un’incidenza di 0.2 casi per 100.000 dosi distribuite. Di questi, 19 casi erano di embolia polmonare, e 4 di questi hanno avuto esito fatale.
Altri eventi avversi hanno incluso: reazioni al sito di iniezione ( 7.5 casi per 100.000 dosi distribuite ), cefalea ( 4.1 casi per 100.000 dosi ), reazioni di ipersensibilità ( 3.1 casi per 100.000 dosi ), sindrome di Guillain-Barre ( 0.2 casi per 100.000 dosi ), anafilassi ( 0.1 casi per 100.000 dosi ), mortalità ( 0.1 casi per 100.000 dosi ), mielite trasversa ( 0.04 casi per 100.000 ), pancreatite ( 0.04 casi per 100.000 dosi ), e malattia del motoneurone ( 0.009 casi per 100.000 dosi ). ( Xagena2010 )
Fonte: 1) JAMA; 2) Medscape, 2009
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