Uno studio di ampie dimensioni, condotto sulle figlie di donne che avevano assunto Dietilstilbestrolo ( DES; Stilboestrol ) durante la gravidanza ha mostrato che l'esposizione al farmaco in utero è associata a problemi riproduttivi e a un aumento del rischio di alcuni tumori e condizioni pre-cancerose.
L’analisi è stata condotta da ricercatori del National Cancer Institute ( NCI ).
Dal 1940, il Dietilstilbestrolo è stato impiegato in clinica per prevenire alcune complicanze della gravidanza. Negli anni 50, studi clinici hanno dimostrato che in questa indicazione il farmaco era inefficace. Alla fine degli anni 60, è stato osservato un aumento della incidenza di adenocarcinoma a cellule chiare, che è stato successivamente correlato alla esposizione al Dietilstilbestrolo in utero.
Nel 1971, l’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) invitò i medici a non prescrivere il Dietilstilbestrolo alle donne in stato di gravidanza.
Tuttavia, tra i 5 milioni e 10 milioni di donne incinte e i loro bambini erano già stati esposti al farmaco, commercializzato con diversi marchi e formulazioni.
Lo studio del National Cancer Institute di Bethesda ( Stati Uniti ) ha riguardato oltre 6.500 donne, di cui 4.600 esposte al Dietilstilbestrolo e 1.900 non-esposte.
I ricercatori hanno osservato che le figlie esposte al Dietilstilbestrolo in utero, presentavano un maggior rischio di 12 condizioni mediche, tra cui un rischio due volte maggiore di infertilità e cinque volte maggiore di parto pretermine.
Di tutte le donne esposte al Dietilstilbestrolo, il 20% ha avuto problemi di infertilità per essere state esposte al farmaco, e tra le donne esposte che sono riuscite ad avere almeno un figlio, 1 su 3 ha avuto un parto prematuro a causa della esposizione al Dietilstilbestrolo.
Anche se le donne esposte al Dietilstilbestrolo hanno un rischio di sviluppare adenocarcinoma a cellule chiare circa 40 volte superiore rispetto alle donne non-esposte, questo tumore rimane una malattia rara, che si sviluppa in 1 caso su 1.000 donne esposte al Dietilstilbestrolo.
Mentre le prime donne alle quali era stata diagnosticata questa condizione alla fine degli anni 60 erano adolescenti e giovani adulte al momento della diagnosi, lo studio ha mostrato che il rischio permane almeno fino ai 40 anni.
Inoltre, queste donne hanno una probabilità più che doppia di sviluppare una neoplasia intraepiteliale cervicale e una probabilità superiore dell’80% di sviluppare un tumore alla mammella dopo i 40 anni.
Entro i 55 anni, 1 donna su 25 tra quelle esposte al Dietilstilbestrolo svilupperà cambiamenti anomali cellulari a livello della cervice uterina o della vagina, e 1 su 50 svilupperà un tumore al seno a causa della esposizione al Dietilstilbestrolo.
Le figlie esposte a un dosaggio totale più alto di Dietilstilbestrolo e a un età gestazionale più precoce al momento della prima esposizione hanno mostrato evidenza di questi cambiamenti nel rivestimento vaginale. Le donne con questi cambiamenti erano a rischio ancora maggiore di 9 delle 12 condizioni considerate rispetto a quelle esposte che però non mostravano questo biomarcatore.
Questo studio non ha valutato i figli di madri esposti al Dietilstilbestrolo in utero, ma studi precedenti hanno mostrato un aumentato rischio di alcune anomalie testicolari, tra cui mancata discesa dei testicoli o lo sviluppo di cisti nell'epididimo.
Ad oggi, non è stata evidenziata una riduzione della fertilità per questi uomini, anche in presenza di anomalie ai testicoli. ( Xagena2011 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2011
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