Sono stati valutati gli effetti del trattamento della malattia parodontale materna sull’incidenza di parti prematuri ( nati prima delle 37 settimane di gestazione ).
Il Maternal Oral Therapy to Reduce Obstetric Risk Study è uno studio randomizzato e controllato su donne incinte con malattia parodontale che stavano ricevendo assistenza ostetrica standard.
Le partecipanti sono state assegnate in maniera casuale al braccio trattamento parodontale che consisteva nella rimozione di placca e tartaro nelle tasche parodontali e pulitura sottogengivale e levigatura radicolare nel secondo semestre di gravidanza, oppure al braccio trattamento ritardato che posticipava le cure parodontali dopo il parto.
La gravidanza e lo stato parodontale materno sono stati seguiti fino al parto e gli esiti neonatali fino alla dimissione dall’ospedale.
L’esito primario ( età gestazionale inferiore alle 37 settimane ) e quello secondario ( età gestazionale inferiore alle 35 settimane ) sono state analizzati.
Lo studio ha randomizzato 1.806 pazienti in 3 Centri e ha valutato 1.760 pazienti.
Il tasso di parti prematuri per il gruppo trattamento è stato pari a 13.1% e per il gruppo controllo 11.5% ( P=0.316 ).
Non sono state osservate differenze significative confrontando le donne nel gruppo trattamento con le donne nel gruppo controllo per quanto riguarda il tasso di eventi avversi o esiti maggiori ostetrici e neonatali.
In conclusione, la terapia parodontale non ha ridotto l’incidenza di parti prematuri. ( Xagena2009 )
Offenbacher S et al, Obstet Gynecol 2009; 114: 551-559
Gyne2009