Ricercatori dell'University of Washington a Seattle hanno valutato l'efficacia della terapia antimicrobica tra le donne a rischio di endometrite.
Lo studio prospettico ha riguardato 153 donne.
In seguito a terapia farmacologica, si è avuta una diminuzione significativa del sanguinamento anomalo ( 60% contro 29% ), della cervicite mucopurulenta ( 20% contro 6% ) , della sensibilità uterina ( 20% contro 6% ) e dell'endometrite, diagnosticata istologicamente ( 38%, contro 4% ).
Nelle donne con precedente malattia infiammatoria pelvica l'endometrite è risultata presente nel 43% dei soggetti con infezione in corso da Chlamydia trachomatis o Neisseria gonorrhoeae , e nel 28% dei casi senza queste infezioni.
Nelle donne senza precedente malattia infiammatoria pelvica , l'endometrite era presente nel 23% dei soggetti con infezione da Chlamydia trachomatis o Neisseria gonorrhoeae e nel 12% delle donne senza queste infezioni.
Questo studio ha dimostrato che nelle donne con una diagnosi clinica di malattia infiammatoria pelvica , la terapia antimicrobica è efficace nell'endometrite , rilevata istologicamente.
Il rischio di endometrite è risultato più alto nelle donne con precedente malattia infiammatoria pelvica ed infezione cervicale in corso.( Xagena2004 )
Eckert LO et al, Am J Obstet Gynecol 2004;190:305-313
Gyne2004 Farma2004