Sono stati studiati i fattori di rischio per l’infezione intrauterina da virus dell'epatite B ( HBV ).
Sono stati raccolti campioni di sangue periferico e i dati clinici da 174 donne in gravidanza che erano positive per l'antigene di superficie della epatite B ( HBsAg ).
I loro 176 neonati hanno ricevuto un programma di immunizzazione attiva-passiva a 0, 1 e 6 mesi.
I campioni di sangue dei neonati, raccolti prima della somministrazione della profilassi immunitaria, sono stati testati per i marcatori di HBV e HBV DNA.
Il tasso di infezione intrauterina a 6 mesi dopo la nascita era del 5.1%.
La positività materna ad HBV DNA ( odds ratio, OR=11.362 ), la positività all’antigene E della epatite B ( HBeAg ) ( OR=7.278 ) e la talassemia minor ( OR=15.619 ) sono state associate alla infezione intrauterina.
Il tasso di infezione intrauterina per le madri con 10(5) copie/ml di HBV DNA sierico o più è stato del 18.2%, rispetto allo 0.8% per le madri con meno di 10(5) copie/ml.
In conclusione, un test per HBsAg positivo a 24 ore e/o 1 mese di età, seguito da un test positivo a 6 mesi è un criterio oggettivo e completo per la diagnosi di infezione intrauterina da HBV.
La positività materna a HBV DNA [ in particolare 10(5) copie/ml di HBV DNA o più ), la positività a HBeAg e la talassemia minor sono fattori di rischio per l'infezione intrauterina da HBV. ( Xagena2014 )
Zhang Z et al, Int J Gynaecol Obstet 2014;125:158-161
Gyne2014 Inf2014