Ricercatori della Yale University hanno compiuto uno studio finalizzato a determinare la frequenza e i pattern di ricorrenza delle infezioni da Chlamydia trachomatis, la più comune infezione batterica a trasmissione sessuale tra le giovani donne.
E’ stato compiuto uno studio di coorte impiegando differenti metodi di raccolta dei dati, comprese le interviste faccia a faccia, revisione di cartelle cliniche, screening per l’infezione da Chlamydia trachomatis attraverso campioni d’urina.
Sono stati coinvolti nello studio 10 centri per la salute pubblica basati sulla comunità.
I criteri di eleggibilità al momento dell’arruolamento prevedevano l’essere nullipare, di età compresa tra i 14 ed i 19 anni, e negative al virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ).
Il campione era rappresentato da 411 donne e nel 93.9% erano disponibili i dati di follow-up.
Durante il periodo osservazionale di 23.318 persone-anno ( mediamente 4.7 anni per persona ), a 216 partecipanti ( 52.6% ) è stata diagnosticata l’infezione da Chlamydia trachomatis e a 123 ( 29.9% del campione totale e 56.9% di quelle con infezioni iniziali ) sono state diagnosticate infezioni ricorrenti da Chlamydia trachomatis.
Delle 456 diagnosi di infezione da Chlamydia trachomatis effettuate durante il periodo di studio, 241 ( 52.9% ) sono risultate infezioni ricorrenti.
La percentuale di infezioni ricorrenti è stata di 42.1 per 1000 persone-mese.
Il tempo medio per la recidiva di infezione è stato di 5.2 mesi. ( Xagena2007 )
Niccolai LM, Arch Pediatr Adolesc Med 2007; 161: 246-251
Gyne2007 Inf2007