I Ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, hanno esaminato l’associazione tra isterectomia per indicazioni benigne e fistola degli organi pelvici mediante uno studio di coorte basato sui registri sanitari svedesi.
La coorte era formata da 182.641 donne sottoposte a isterectomia ( coorte esposta ) e 525.826 donne non-sottoposte alla procedura ( coorte non-esposta ) dal registro Swedish Inpatient Register 1973-2003.
Sono stati identificati 853 casi di intervento chirurgico per fistola degli organi pelvici: 469 tra le donne esposte e 384 tra quelle non-esposte.
Il tasso generale per chirurgia della fistola è risultato 4 volte più elevato nella coorte esposta rispetto a quella non-esposta ( tasso: 23.8 e 6.3 per 100.000 persone-anno, rispettivamente ).
In generale il numero di persone da esporre al fattore di rischio ( isterectomia ) per avere una persona affetta da fistola degli organi pelvici è stato pari a 5.700 ( number needed to harm, NNH ).
Rispetto alle donne non-esposte, il rischio di fistola è risultato oltre 20 volte superiore nel primo anno dall’intervento chirurgico ( HR=21.2 ).
I tipi più comuni sono stati la fistola intestino-genitale ( 404 casi, 47% ), seguita da quella uro-genitale ( 220 casi, 26% ).
L’isterectomia per via laparoscopica è risultata associata al più alto tasso di intervento chirurgico per fistola, e l’isterectomia addominale subtotale, al tasso più basso ( tasso 95.9 e 13.7 per 100.000 persone-anno, rispettivamente ).
In conclusione, l’intervento chirurgico per fistola degli organi pelvici è 4 volte più comune nelle donne dopo isterectomia rispetto a quelle non sottoposte a tale intervento.
Il più alto tasso di fistola è stato registrato nel primo anno dopo la chirurgia, dopo isterectomia addominale totale e laparoscopica, e tra le donne con età più avanzata. ( Xagena2009 )
Forsgren C et al, Obstet Gynecol 2009; 114: 594-599
Gyne2009 Chiru2009