L’anemia da carenza di ferro o anemia sideropenica durante la gravidanza è un fattore rischio per il parto prematuro e conseguente basso peso alla nascita ed eventualmente per la salute cagionevole del neonato.
L’integrazione di Ferro in gravidanza è una pratica ampiamente raccomandata, sebbene molto dibattuta .
Uno studio, condotto da medici del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università La Sapienza di Roma , ha arruolato 300 donne in trimestri diversi di gravidanza.
Alle donne è stato somministrato Solfato ferroso ( 520 mg una volta al giorno) oppure Lattoferrina bovina ( 100 mg due volte al giorno; Lattoglobina ).
Le donne in gravidanza che avevano rifiutato il trattamento rappresentavano il gruppo controllo. In questo gruppo i valori dell’emoglobina e del ferro totale sierico, misurati dopo 30 giorni sono risultati diminuiti in modo significativo, specialmente nelle donne tra la 18.a e la 31.a settimana di gravidanza.
Al contrario, dopo 30 giorni di somministrazione con Lattoglobina, l’emoglobina e il livello sierico totale di ferro erano aumentati in misura maggiore rispetto a quanto era stato osservato nelle donne trattate per 30 giorni con Solfato ferroso, indipendentemente dal trimestre di gravidanza in cui si trovavano.
A differenza del Solfato ferroso, il trattamento con Lattoglobina non era associato ad alcun effetto collaterale.
Questi risultati portano ad ipotizzare che la Lattoglobina sia in grado di influenzare l’omeostasi del ferro in modo diretto, oppure attraverso altre proteine coinvolte nel trasporto del ferro dalle cellule intestinali al circolo sanguigno. ( Xagena2006 )
Paesano R et al, Biochem Cell Biol 2006; 84: 377-380
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