Il dubbio sul fatto che l’uso di Testosterone esogeno possa aumentare il rischio di tumore al seno coesiste con l’aumento dell’utilizzo di questo trattamento negli Stati Uniti.
I ricercatori dell’University of Pittsburgh, negli Stati Uniti, hanno esaminato la relazione tra l’uso di Estrogeno più Testosterone ( E+T; Estradiolo esterificato più Metiltestosterone ) e il tumore alla mammella.
Un totale di 31.842 donne in postmenopausa coinvolte nel Women's Health Initiative Observational Study sono state seguite per un periodo medio di 4.6 anni.
Alla visita dopo 3 anni, le donne trattate con E+T sono state confrontate con quelle sottoposte a terapia non-ormonale per il tempo allo sviluppo del carcinoma mammario invasivo.
Le stime di rischio proporzionale di Cox sono state aggiustate per predittori noti del cancro al seno, come precedente utilizzo di terapie ormonali e screening mammografici.
Alla visita a 3 anni, 35 donne che stavano utilizzando terapia E+T hanno sviluppato tumore mammario invasivo.
L’uso di Estrogeno + Testosterone ha avuto un impatto non-significativo sul rischio di carcinoma mammario invasivo.
La preparzione E+T più comunemente utilizzata, Estratest, è risultata associata ad un aumento significativo del rischio di tumore alla mammella invasivo ( hazard ratio aggiustato, HR=1.78 ).
Tuttavia i tassi di tumore del seno sono risultati più bassi nelle donne che hanno fatto uso per lungo periodo dell’associazione E+T, rispetto a quelle che l’hanno assunta per un breve periodo.
In conclusione, benchè questi risultati abbiano una minor forza rispetto ai report iniziali che associavano la terapia E+T al tumore del seno, nello studio è stato osservato un modesto, anche se non significativo, aumento del rischio di cancro al seno con l’uso di Estrogeno e di Testosterone. ( Xagena2009 )
Ness RB et al, Arch Intern Med 2009;169: 41-46
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