Secondo uno studio presentato alla 92nd Annual Meeting dell’Endocrine Society, le donne con sindrome dell'ovaio policistico possono essere più vulnerabili all'esposizione all’agente chimico Bisfenolo A ( BPA ), presente in molti articoli casalinghi in plastica.
Lo studio ha rilevato che il BPA, un noto interferente ormonale, è elevato e associato a più alti livelli di ormoni maschili nel sangue di donne con sindrome dell'ovaio policistico, rispetto alle donne sane.
Nella sindrome dell'ovaio policistico si verifica un’eccessiva secrezione di androgeni, ormoni promotori della mascolinizzazione. La sindrome aumenta il rischio di infertilità, obesità, diabete mellito di tipo 2 e malattia cardiaca.
Studi precedenti hanno dimostrato che il Bisfenolo A è elevato in donne che hanno avuto aborti spontanei.
Il Bisfenolo A può penetrare nel flusso sanguigno dai contenitori per cibi e bevande fatti di plastica dura o in policarbonato rivestito con resine epossidiche, oppure da alcuni sigillanti dentali.
In questo studio, i ricercatori hanno diviso 71 donne con sindrome dell'ovaio policistico e 100 donne sane come soggetti di controllo in sottogruppi composti per età e corporatura ( obese o magre ). I livelli ematici di BPA sono stati quasi il 60% più alti nelle donne magre con sindrome dell'ovaio policistico, e più del 30% maggiori nelle donne obese con tale sindrome, rispetto ai soggetti di controllo.
Inoltre, all’aumento del livello ematico di Bisfenolo A, è stato riscontrato anche un incremento delle concentrazioni di testosterone e di androstenedione, un ormone steroideo che converte il testosterone.
Anche se BPA è un estrogeno debole, l’eccessiva secrezione di androgeni, che caratterizza la sindrome dell'ovaio policistico, interferisce con la disintossicazione da Bisfenolo A da parte del fegato, con conseguente accumulo di livelli ematici di tale sostanza.
Il Bisfenolo A influenza anche il metabolismo degli androgeni, creando un circolo vizioso tra androgeni e Bisfenolo A stesso.
Le donne con sindrome dell'ovaio policistico possono decidere di limitare la loro esposizione al BPA; tuttavia, non è stato ancora dimostrato che riducendone i livelli nella sindrome dell'ovaio policistico si possano avere effetti benefici. ( Xagena2010 )
Fonte: The Endocrine Society, 2010
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