Lo studio di fase III, aTTom, ha mostrato che le donne con carcinoma mammario ER-positivo, sottoposte per 10 anni a terapia adiuvante con Tamoxifene ( Nolvadex ), hanno presentato un ridotto rischio di recidiva tardiva e di mortalità correlata al tumore, rispetto alle pazienti che invece avevano assunto il Tamoxifene solo per 5 anni.
La più lunga durata di trattamento con Tamoxifene è risultata associata ad effetti avversi maggiori, ma i benefici complessivi hanno superato i potenziali rischi.
Lo studio aTTom ha mostrato che il trattamento esteso con Tamoxifene è in grado di ridurre la recidiva di tumore alla mammella del 25% e la mortalità del 23%.
I risultati hanno confermato e integrato quelli dello studio ATLAS, che erano stati presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium nel 2012.
Quando i dati di entrambi gli studi sono stati combinati, la significatività statistica di recidiva ( p inferiore a 0.0001 ), mortalità ( p=0.002 ) e di sopravvivenza globale ( p=0.005 ) è aumentata.
Fino a poco tempo fa, esistevano dubbi sulla utilità di continuare ad assumere Tamoxifene oltre i 5 anni. Lo studio aTTom ha cercato di dare una risposta all’interrogativo.
E’ stata confrontata l'efficacia del trattamento prolungato con il regime standard su 6.953 donne tra il 1991 e il 2005.
Tutti i pazienti erano stati sottoposti a 5 anni di trattamento con Tamoxifene.
Un totale di 3.468 donne sono state trattate per ulteriori 5 anni con Tamoxifene, mentre altre 3.485 sono state assegnate ad interrompere il trattamento.
L’aderenza al trattamento è stata del 75% nel gruppo a 10 anni. I ricercatori hanno seguito 5.000 donne per più di 10 anni dopo la randomizzazione, e alcune sono state seguite fino a 20 anni.
Il tasso di recidiva del tumore al seno è stato pari al 16.7% nel braccio di trattamento prolungato contro il 19.3% tra le donne che hanno interrotto il trattamento dopo 5 anni.
La riduzione del tasso di recidiva era tempo-dipendente tra le donne assegnate a 10 anni di trattamento. Il rate ratio ( RR ) è stato di 0.99 tra 5 e 6 anni, 0.84 tra 7 e 9 anni, e successivamente 0.75.
La mortalità per tumore alla mammella è diminuita con un trattamento più lungo. Il rate ratio tra 5 e 9 anni è stato pari a 1.03, e successivamente 0.77.
Il rate ratio per la mortalità globale era 1.05 tra 5 e 9 anni e 0.86 per tempi successivi.
Dopo 9 anni di trattamento, i ricercatori hanno osservato una diminuzione del 25% nella ricorrenza di cancro alla mammella, e una diminuzione del 23% della mortalità, rispetto alle donne che hanno interrotto il trattamento dopo 5 anni.
Gli effetti collaterali del trattamento con Tamoxifene sono risultati simili ai sintomi della menopausa, come vampate di calore e sudorazioni notturne.
Effetti avversi gravi, seppur rari, possono includere aumentato rischio di cancro del endometrio e ictus.
Il rischio di carcinoma dell’endometrio è stato superiore nel braccio impiego esteso di Tamoxifene. Per il fatto che il cancro dell'endometrio viene, spesso, diagnosticato precocemente, è stato stimato che il trattamento prolungato con Tamoxifene permette di evitare 30 morti per cancro al seno contro 1 morte per tumore dell’endometrio.
Non è stato riscontrato alcun eccesso di ictus nel braccio Tamoxifene a 10 anni. ( Xagena2013 )
Fonte: ASCO Annual Meeting, 2013
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