Uno studio ha determinato il rischio a lungo termine di malattie cardiovascolari e condizioni metaboliche in donne sottoposte a isterectomia con conservazione bilaterale dell'ovaio rispetto a donne di riferimento di età corrispondente.
Utilizzando il sistema di collegamento dei dati del Rochester Epidemiology Project, sono state identificate 2.094 donne sottoposte a isterectomia con conservazione ovarica per indicazioni benigne tra il 1980 e il 2002 nella contea di Olmsted, nel Minnesota.
Ogni donna aveva un'età corrispondente a una donna di referimento residente nella stessa contea che non aveva subito una precedente isterectomia o una ovariectomia.
Queste due coorti sono state seguite storicamente per identificare diagnosi cardiovascolari o metaboliche de novo.
Nel corso di un follow-up mediano di 21.9 anni, le donne sottoposte a isterectomia hanno presentato un aumento dei rischi di iperlipidemia de novo ( hazard ratio, HR =1.14 ), ipertensione ( HR=1.13 ), obesità ( HR=1.18 ), aritmie cardiache ( HR=1.17 ) e malattia coronarica ( HR=1.33 ).
Le donne sottoposte a isterectomia a una età di 35 anni o inferiore hanno avuto un rischio aumentato di 4.6 volte di insufficienza cardiaca congestizia e un rischio aumentato di 2.5 volte di malattia coronarica.
In conclusione, anche con la conservazione delle ovaie, l'isterectomia è associata a un aumentato rischio a lungo termine di condizioni cardiovascolari e metaboliche, specialmente nelle donne sottoposte a isterectomia all'età di 35 anni o meno.
Se queste associazioni sono causali, dovrebbero essere prese in considerazione alternative all'isterectomia per trattare condizioni ginecologiche benigne. ( Xagena2017 )
Laughlin-Tommaso SK et al, Menopause 2017; Epub ahead of print
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