I Ricercatori dell’University Hospital di Helsinki, in Finlandia, hanno portato a termine uno studio retrospettivo di coorte con lo scopo di valutare se le donne trattate chirurgicamente per neoplasia cervicale intraepiteliale ( CIN ) fossero soggette a maggiore mortalità più avanti nel corso della vita.
È stato inoltre valutato se la gravidanza oltre le 22 settimane post-trattamento incidesse sul rischio.
Sono state coinvolte in totale 25.827 donne sottoposte a trattamento chirurgico per CIN nel periodo 1986-2003.
Come principale misura di esito sono stati calcolati i tassi di mortalità standardizzati ( SMR ) per i diversi gruppi di causa di morte.
La mortalità generale è aumentata del 17% dopo il trattamento per CIN, incluso un aumento del rischio di mortalità per tutte le patologie e le condizioni mediche ( SMR=1.13 ), di tumori ( SMR=1.09 ) e decessi per infortunio ( SMR=1.31 ).
Come atteso, la mortalità per cancro cervicale è risultata alta ( SMR=7.69 ).
Le donne che hanno partorito dopo il trattamento hanno mostrato una tendenza alla diminuzione della mortalità generale ( SMR=0.78 ) e della mortalità per malattia ( SMR=0.63 ).
Tuttavia, il tasso di mortalità è risultato significativamente aumentato per le donne con un successivo parto prematuro ( SMR=2.51 ).
In questo sottogruppo è stata osservata una tendenza a un aumento della mortalità per malattie del sistema circolatorio, per cause legate all’alcol e per morte per infortunio.
In conclusione, il tasso di mortalità è risultato aumentato dopo trattamento chirurgico per CIN.
Tuttavia, le donne che hanno partorito dopo il trattamento hanno mostrato una diminuzione del tasso di mortalità generale per malattia.
Un successivo parto pre-termine potrebbe rappresentare un fattore di rischio per un aumento della mortalità a lungo termine. ( Xagena2009 )
Jakobsson M et al, BJOG 2009; 116: 838-844
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