Uno studio clinico ha quantificato i rischi e i benefici dello screening mammografico dopo i 74 anni di età, concentrandosi in particolare sui casi di sovradiagnosi di carcinoma invasivo del seno e carcinoma duttale in situ ( DCIS ).
Tre consolidati modelli di microsimulazione sono stati impiegati per riprodurre una coorte di donne americane nate nel 1960.
Tutte le pazienti sono state sottoposte a screening biennale a partire dai 50 anni di età e conclusosi a un'età variabile dai 74 ai 96 anni.
Nello studio sono stati stimati gli anni di vita guadagnati ( LYG ), gli anni di aspettativa di vita in condizioni di buona salute ( QALY ), il numero di decessi per cancro al seno evitati, il numero di falsi positivi ed i casi di sovradiagnosi ogni 1.000 screening.
Ogni 1.000 screening, i modelli di microsimulazione hanno previsto un guadagno di 7.8-11.4 anni di vita per i test condotti all'età di 74 anni, un guadagno di 4.8-7.8 anni di vita per i test condotti all'età di 80 anni e un guadagno di 1.4-2-4 anni di vita per i test condotti all'età di 90 anni.
Dopo aggiustamento dei valori per i decrementi della qualità della vita, gli anni di vita guadagnati sono diminuiti dal 5% al 13% per gli screening condotti all'età di 74 anni e dall'11% al 22% per gli screening condotti all'età di 80 anni.
Dai 90 ai 92 anni di età, tutte le stime degli anni di vita guadagnati sono risultati controbilanciati da una perdita in termini di qualità di vita, principalmente a causa del crescente numero di tumori della mammella sovradiagnosticati ogni 1.000 screening: da 1.2 a 5.0 all'età di 74 anni, da 1.8 a 6.0 all'età di 80 anni e da 3.7 a 7.5 all'età di 90 anni.
L'età alla quale gli svantaggi associati allo screening hanno iniziato a superare i benefici si è progressivamente spostata verso età più giovani nel momento in cui sono state assunte perdite di utilità più ampie o più lunghe in seguito a diagnosi di carcinoma mammario.
In conclusione, l'equilibrio fra rischi e benefici associati allo screening mammografico inizia a diventare meno favorevole dopo i 74 anni di età.
All'età di 90 anni, gli svantaggi associati allo screening superano i benefici, principalmente come conseguenza di sovradiagnosi. ( Xagena2015 )
Ravesteyn NT et al, J Natl Cancer Inst (2015) 107 (7): djv103 doi: 10.1093/jnci/djv103
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