Uno studio longitudinale prospettico ha preso in esame il rischio di conversione e i predittori di depressione in donne con sindrome dell’ovaio policistico.
Sono state coinvolte pazienti con policistosi ovarica che avevano preso parte a un precedente studio.
Il Primary Care Evaluation of Mental Disorders Patient Health Questionnaire è stato utilizzato per diagnosticare il disturbo depressivo maggiore e altre sindromi depressive, sindromi di ansia e disturbo da alimentazione incontrollata.
Le pazienti hanno compilato un questionario sulla conoscenza della sindrome del ovaio policistico e sulla soddisfazione relativa al trattamento.
Un totale di 60 pazienti su 103 ha risposto al secondo sondaggio.
Il tempo medio tra i due sondaggi è stato di 22 mesi ( range: 12-26 mesi ).
La prevalenza generale di depressione è stata del 40% ( 24/60 ); di queste, 10 donne sono risultate positive per la depressione maggiore o altre sindromi depressive e 14 stavano ricevendo trattamento antidepressivo.
Sono stati identificati 11 nuovi casi nel secondo sondaggio ( 19% di conversione ).
In totale i soggetti con disturbi dell’umore nello studio sono stati 34/60 ( 56.6% ) inclusi l’11.6% con sindromi da ansia e 23.3% con disturbo da alimentazione incontrollata.
Difficoltà relative alle funzioni sessuali, fertilità e immagine corporea ( peso, irsutismo, acne ) non sono risultate diverse nelle donne con e senza depressione.
In conclusione, è stato osservato un rischio significativo di disturbi dell’umore ( definiti in base al Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders-IV; DSM-IV ) nelle donne con sindrome da ovaio policistico.
Questi dati assieme a un alto rischio di conversione in un periodo compreso tra 1 e 2 anni sottolinea l’importanza di screening di routine e trattamento aggressivo dei disturbi mentali nella popolazione studiata. ( Xagena2009 )
Kerchner A et al, Fertil Steril 2009; 91: 207-212
Gyne2009 Psyche2009