Il management della perdita ossea da deficienza di estrogeni comprende misure di carattere generale, come l'attività fisica, la dieta adeguata nell'apporto di Calcio e Vitamina-D, il non fumare, ed il non abusare di alcoolici.
I trattamenti che hanno dimostrato di prevenire le fratture nelle donne con deficienza di estrogeni, comprendono: terapia di sostituzione ormonale ( HRT ), Raloxifene ( Evista ), Calcitonina per via nasale, Bifosfonati ( Alendronato / Fosamax, Risedronato / Actonel ) ed il Paratormone ( ormone paratiroideo ).
La più appropriata terapia nelle donne più giovani è rappresentata dalla terapia di sostituzione ormonale, sebbene l'evidenza che l'HRT prevenga le fratture non è molto forte.
Il Raloxifene ha un minor effetto sulla densità minerale ossea ( BMD ) rispetto alla terapia di sostituzione ormonale, ma non è associato ad un aumento del rischio di tumore alla mammella.
I bifosfonati rappresentano invece il trattamento standard nelle donne più anziane con osteoporosi.
L'Alendronato ha dimostrato di ridurre le fratture spinali , la fratture d'anca e la fratture del polso.
Il Risedronato riduce il rischio di fratture spinali e non-vertebrali entro i primi anni di trattamento e riduce anche il rischio di fratture dell'anca.
Il Risedronato non sembra essere associato ad un eccesso di effetti indesiderati a livello gastrointestinale.
La terapia con Paratormone ( PTH ) produce un aumento della densità minerale ossea in misura maggiore rispetto agli estrogeni e ai bifosfonati, e riduce in modo significativo il rischio di fratture, soprattutto fratture non-vertebrali. ( Xagena2003 )
Eastell R, Med Pediatr Oncol 2003; 41:222-227
Gyne2003 Farma2003