L’articolo di Gass PE et al ha dimostrato che le donne in postmenopausa con carcinoma mammario in fase precoce che hanno completato un periodo di trattamento post-operatorio di 5 anni con il Tamoxifene ( Nolvadex ) potrebbero beneficiare dell’inibitore dell’aromatasi, Letrozolo ( Femara ).
In un Editoriale, pubblicato sempre online, Harold J Burstein del Dana-Farber Cancer Institute affronta la domanda:
Does this result mean that all women who are completing five years of tamoxifen therapy should move on to letrozole therapy ?
Tutte le donne che stanno per completare i 5 anni di terapia con Tamoxifene dovrebbero passare al trattamento con Letrozolo ?
L’Editorialista ha fatto alcune considerazioni sullo studio:
a) il periodo osservazionale è stato breve, pertanto è possibile solo affermare che il trattamento con Letrozolo è in grado di produrre benefici per 2-3 anni , ma che la durata di tale terapia non è ancora definita;
b) il rapporto rischio/beneficio del Letrozolo deve essere ben valutato, soprattutto nel lungo periodo. Gli inibitori dell’aromatasi sono associati ad osteoporosi e a fratture di natura osteoporotica , vampate di calore, incubi notturni, disturbi muscoloscheletrici ed artritici e ad alterazioni dell’attività sessuale;
c) i benefici della terapia con Letrozolo nella prevenzione del tumore sono limitati. Il Letrozolo non ha modificato la sopravvivenza generale. Ha invece risotto il numero di recidive o nuovi tumori dal 5,1% al 2,9% ( una riduzione di circa 1 evento ogni 100 donne trattate per anno ).
Lo studio di Gass PE et al fornisce importanti avanzamenti nella prevenzione dei tumori , positivi per il recettore dell’estrogeno, nelle donne in postmenopausa.
Tuttavia prima di raccomandare l’impiego di routine degli inibitori dell’aromatasi saranno necessari i dati di altri studi clinici. ( Xagena2003 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2003
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