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Aumentato rischio di infezione da HIV con Depo-Provera rispetto alla contraccezione non-ormonale o a nessuna contraccezione


Una meta-analisi ha mostrato che un aumentato tasso di infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) è stato osservato tra le donne che fanno uso di Medrossiprogesterone acetato depot ( Depo-Provera ), mentre gli altri metodi di contraccezione, tra cui pillole contraccettive orali o Noretisterone enantato ( uno steroide progestinico iniettabile ) non presenta questo rischio.

I dati raccolti da 10 studi condotti in Africa subsahariana hanno mostrato che l'uso di Depo-Provera era associato a un più alto rischio ( +40% ) di infezione da virus HIV ( hazard ratio, HR=1.40 ) rispetto alla contraccezione non-ormonale o nessuna contraccezione.

10 studi che hanno esaminato i contraccettivi orali ( hazard ratio aggregato, aHR=1.00 ) e 5 studi che hanno esaminato Noretisterone enantato ( aHR= 1.10 ) non sono risultati associati a un aumentato rischio di infezione da HIV.

Per diverso tempo, i possibili collegamenti tra Depo-Provera e l’aumentata incidenza di HIV sono stati una questione fortemente dibattuta.

Il moderato aumento del rischio associato a Depo-Provera non è sufficiente a giustificare il ritiro completo di Depo-Provera come opzione contraccettiva femminile.

Per la meta-analisi, sono stati esaminati 26 studi; di questi, 12 studi erano stati disegnati per valutare il legame tra contraccezione ormonale e infezione da HIV.
L'età media delle partecipanti negli studi variava da 25 a 40 anni.

Il legame tra Depo-Provera e rischio di HIV è stato osservato anche negli studi che hanno coinvolto la popolazione generale ( aHR=1.31 ). Ma poichè i 10 studi dell'analisi primaria erano associati a un maggior livello di eterogeneità ( I2 = 42.5% ) rispetto agli studi riguardanti la popolazione generale ( I2 = 27.3% ), la maggior parte dei risultati degli studi primari sono stati considerati non-applicabili alla popolazione generale.

Due dei 12 studi nell'analisi primaria hanno esaminato popolazioni ad alto rischio, come i partner sierodiscordanti e le lavoratrici del sesso.
Questi due gruppi ad alto rischio erano associati ai maggiori aumenti del rischio di infezione da HIV ( HR=3.93, e HR=1.73, rispettivamente ).
Tuttavia, a causa della elevata eterogeneità ( I2 = 54.0% ), i dati di questi due studi non sono stati aggregati. ( Xagena2015 )

Fonte: The Lancet Infectious Diseases, 2015

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