L'obiettivo dello studio è stato quello di descrivere l'attività clinica della Ciclofosfamide metronomica in una popolazione di pazienti con carcinoma ovarico ricorrente e identificare i predittori della risposta clinica.
Sono stati rivisti in modo retrospettivo tutti i pazienti trattati presso l'Institute of Cancer Sciences - University of Glasgow ( Scozia ), con Ciclofosfamide metronomica orale per carcinoma ovarico recidivato nel periodo 2012-2016.
L'endpoint primario era il tasso di risposta in base ai criteri combinati GCIG ( Gynecologic Cancer InterGroup ).
50 pazienti su 68 trattati con Ciclofosfamide metronomica orale erano valutabili per la risposta alla malattia.
In base ai criteri di combinazione ( radiologico più CA125 ), la risposta completa è stata dello 0%, la risposta parziale del 32%, la malattia stabile il 16% e la malattia progressiva il 52%.
Nella popolazione intent-to-treat [ ITT ] ( n=68 ), la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale sono state rispettivamente di 2,6 mesi e 6 mesi.
Avere una mutazione gBRCA1/2 ha ridotto il rischio di progressione della malattia in base ai criteri radiologici ( odds ratio, OR 0,07, IC 95% da 0,008 a 0,67, p=0,02 ) e i pazienti con mutazioni gBRCA1/2 hanno mostrato una migliore sopravvivenza libera da progressione ( 7,9 vs 2,5 mesi, HR=0,4, IC 95% da 0,23 a 0,74, p=0,003 ) e sopravvivenza globale ( 15,5 vs 6 mesi, HR 0,49, IC 95% da 0,28 a 0,85, p=0,02 ) con Ciclofosfamide metronomica rispetto ai pazienti senza mutazioni gBRCA1/2 ( o stato gBRCA1/2 sconosciuto ).
In conclusione, la Ciclofosfamide metronomica orale ha mostrato un beneficio clinico nel 48% delle pazienti con carcinoma all'ovaio ricorrente.
Lo stato gBRCA1/2 può essere un predittore indipendente di risposta. ( Xagena2021 )
Spiliopoulou P et al, Int J Gynecol Cancer 2021; 31:1037-1044
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