Questo studio di tipo prospettico ha esaminato i dati di 285.526 donne tra i 25 ed i 70 anni e fa parte dello studio EPIC ( European Prospective Investigation Into Cancer and Nutrition ).
Le partecipanti hanno completato un questionario sulle loro abitudini dietetiche negli anni 1992-1998 e sono state seguite fino al 2002 per verificare l’incidenza di casi di tumore.
Il rischio relativo di tumore alla mammella è stato valutato in relazione al consumo generico e specifico di frutta e verdura.
I dati sono stati stratificati per età e aggiustati in base alla presenza di altri fattori di rischio noti per carcinoma della mammella.
La durata media del follow up è stata di 5,4 anni, per un totale di 1.486.402 anni-paziente.
In questo periodo sono stati diagnosticati 3659 casi di carcinoma invasivo della mammella.
Non sono emerse differenze significative per quel che riguarda il rischio relativo di carcinoma della mammella tra i forti consumatori di frutta e di verdura ed i consumatori di scarse quantità di alimenti vegetali.
E così pure non sono emersi rischi differenti analizzando i dati relativi al consumo di sei diversi e specifici alimenti vegetali.
Benché la durata del follow up sia per ora limitata, i risultati suggeriscono che il consumo di frutta e di verdura non si associ ad una riduzione del rischio di tumore al seno. ( Xagena2005 )
van Gils CH et al, JAMA 2005; 293: 183 – 193
Marianna Bassan, Specialista in Ginecologia, Milano
Gyne2005