Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital ( BWH ) a Boston ritengono che l’incidenza del dolore vulvo-vaginale cronico, noto anche con il termine di vulvodinia, sia sottostimata.
Le donne che soffrono di questo disturbo presentano un dolore intenso o un senso di bruciore cronico in assenza di infezioni o di malattia vaginale.
Lo studio è stato presentato al National Institutes of Health Vulvodynia Seminar.
Il 16% delle persone che hanno risposto ad un questionario spedito a 4.915 donne di età compresa tra 18 e 64 anni, residenti nell’area di Boston, ha riferito storie di dolore vulvare cronico della durata di almeno 3 mesi , o più.
Contrariamente a quanto ritenuto, non è stata osservata alcuna differenza nell’incidenza del disturbo tra le donne bianche e le donne afro-americane.
E’ emerso che le donne ispaniche hanno invece una più alta probabilità ( 80% ) di presentare questo disturbo rispetto alle donne bianche ed a quelle afro-americane.
Sulla base dei dati della ricerca, è stato stimato che circa il 5% della popolazione femminile soffra di questo disturbo prima dei 25 anni.
E’ stato anche osservato che le donne che avevano avvertito dolore all’impiego per la prima volta del tampone , avevano una probabilità 7-8 volte maggiore di soffrire in seguito di dolore vulvare cronico. ( Xagena2003 )
Fonte: Brigham and Women’s Hospital
Gyne2003