I risultati di recenti studi clinici randomizzati, non hanno fornito alcuna evidenza dell’effetto protettivo degli estrogeni equini coniugati associati a Medrossiprogesterone nei confronti della malattia coronarica nelle donne in post-menopausa.
I Ricercatori del Women’s Health Iniziative hanno valutato l’effetto degli estrogeni sulla protezione coronarica.
Un totale di 10.739 donne di età compresa tra 50 e 79 anni al basale ( età media, 63.6 anni ), precedentemente sottoposte ad isterectomia, sono state assegnate in modo casuale ad assumere gli estrogeni equini coniugati ( 0.625mg/die ) oppure il placebo, in 40 centri degli Stati Uniti a partire dal 1993.
L’end point primario di efficacia comprendeva l’infarto miocardico o la morte per cause coronariche.
Lo studio è stato interrotto precocemente dopo 6.8 anni di follow-up ( periodo osservazionale pianificato: 8.5 anni ).
Tra le donne assegnate al trattamento con estrogeni equini coniugati ci sono stati 201 eventi coronarici contro i 217 eventi tra le donne assegnate al placebo ( hazard ratio, HR = 0.95 ).
Tra le donne di età compresa tra i 50 e i 59 anni al basale, l’hazard ratio ( rapporto tra i rischi ) per l’end point primario è stato 0.63.
In questo gruppo di età, le donne assegnate a ricevere estrogeni equini coniugati hanno mostrato un minore ricorso alla rivascolarizzazione coronarica ( HR = 0.55 ).
I dati dello studio hanno mostrato che gli estrogeni equini coniugati non forniscono nessuna protezione contro l’infarto miocardico o la morte cardiaca nelle donne in post-menopausa durante il periodo d’impiego di 7 anni.
E’ stata osservata un a minore incidenza di malattia coronarica quando gli estrogeni equini coniugati erano assunti dalle donne di età compresa tra 50 e 59 anni al basale. ( Xagena2006 )
Hsia J et al, Arch Intern Med 2006; 166: 357-365
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