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La stenosi mitralica aumenta il rischio di insufficienza cardiaca durante la gravidanza


Le donne con stenosi mitralica reumatica sintomatica moderata o grave prima della gravidanza hanno mostrato un aumentato rischio di complicanze durante la gravidanza, incluso lo scompenso cardiaco.

Presso l’Erasmus Medical Center di Rotterdam, Paesi Bassi, sono stati analizzati i dati di 390 donne ( età media, 29 anni, 75.4% da Paesi emergenti ) dal Registro ROPAC con malattia reumatica della valvola mitrale.
Le pazienti con una valvola bioprotesica o meccanica sono state escluse.

I dati comprendenti le caratteristiche della paziente pre-gravidanza, i risultati, gli eventi cardiaci materni e gli esiti avversi fetali sono stati esaminati meno di una settimana dopo il parto e a 6 mesi.
I dati a 6 mesi erano disponibili per il 53% delle donne.

La gravità della stenosi della valvola mitrale è stata definita lieve ( area della valvola maggiore di 1.5 cm2 o gradiente medio inferiore a 6 mm Hg ), moderata ( area della valvola compresa tra 1 cm2 e 1.5 cm2 o gradiente medio tra 6 mm Hg e 12 mm Hg ) o grave ( area della valvola inferiore a 1 cm2 o gradiente medio superiore a 12 mm Hg ).

Circa un quarto delle donne era incinta per la prima volta ( 26.4% ). La stenosi mitralica con o senza rigurgito mitralico è stata osservata in 273 donne, e 117 donne avevano solo rigurgito mitralico.
La maggior parte delle donne presentava stenosi mitralica moderata ( 39.2% ), seguita da forma lieve ( 20.9% ) e forma grave ( 19.8% ).
La gravità era sconosciuta nel 20.1% delle donne.

Una donna con grave stenosi mitralica è morta durante la gravidanza.

Il ricovero ospedaliero è stato richiesto nel 23.1% delle donne con stenosi mitralica durante la gravidanza, principalmente a causa di scompenso cardiaco.

Indipendentemente dallo stato di rigurgito mitralico, lo scompenso cardiaco è stato diagnosticato nel 15.8% delle donne con stenosi mitralica lieve, 31.8% con stenosi moderata e 48.1% con stenosi grave ( P=0.001 ).
Lo scompenso cardiaco è stato osservato anche nel 23.1% delle donne con rigurgito mitralico moderato o grave.

Gli interventi sono stati eseguiti nel 5.9% delle donne con stenosi mitralica, inclusa la sostituzione chirurgica della valvola ( n=2 ) e la commissurotomia mitralica percutanea con palloncino (n=14).

La classe NYHA II o maggiore nelle donne con stenosi mitralica prima della gravidanza era un predittore indipendente di eventi cardiaci materni.
La stenosi mitralica grave è risultata collegata a esiti fetali sfavorevoli.

Tra le donne con dati postpartum a 6 mesi ne sono morte 3, inclusa una con stenosi mitralica moderata, una con stenosi mitralica grave e una con rigurgito mitralico da moderato a grave.

La mortalità e il deterioramento cardiaco in questa coorte avrebbero potuto essere ridotte da una adeguata valutazione e intervento pre-gravidanza, come suggerito dalle lineeguida.
Un ritardo nell’intervento è spesso il principale fattore che contribuisce alla morte cardiovascolare materna nei Paesi emergenti, che può contribuire alla elevata mortalità materna e fetale descritta nei Paesi sub-sahariani.

Una adeguata consulenza delle adolescenti e delle giovani donne con cardiopatia reumatica sui rischi della gravidanza è della massima importanza, per cercare di convincerle a ricorrere a un cardiologo prima di rimanere incinte. ( Xagena2018 )

Fonte: Circulation, 2018

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