L’embolia del liquido amniotico è una rara ma grave, e spesso fatale, complicanza materna secondaria al parto.
E’ stato eseguito uno studio epidemiologico con l’obiettivo di verificare l’esistenza di un’associazione tra embolia da liquido amniotico ed induzione medica del travaglio.
Lo studio, che ha riguardato una coorte basata sulla popolazione di 3 milioni di parti ospedalieri in Canada tra il 1991 ed il 2002, ha valutato l’incidenza totale, l’incidenza dei casi ad esito fatale dell’embolia da liquido amniotico e l’induzione medica e chirurgica, l’età materna, la presentazione fetale, la modalità del parto e le complicanze della gravidanza e del parto.
La percentuale totale di embolia da liquido amniotico è stata pari a 14.8 per 100.000 pazienti multipli e pari a 6 per 100.000 parti singoli ( odds ratio, OR = 2.5 ).
Dei 180 casi di embolia da liquido amniotico nelle donne con parto singolo durante il periodo dello studio, il 13% ( n = 24 ) ha avuto un esito fatale.
Non è stato osservato alcun significativo aumento temporale nella presentazione dell’embolia da liquido amniotico per casi totali o fatali.
L’induzione medica del travaglio ha quasi raddoppiato il rischio di casi di embolia da liquido amniotico ( odds ratio aggiustato 1.8 ) e l’associazione è risultata più forte per i casi ad esito fatale ( odds ratio 3.5 ).
L’età materna di 35 anni ed oltre, il parto cesareo o il parto vaginale strumentale, il polidramnios, la lacerazione cervicale o la rottura uterina, la placenta previa o la separazione prematura della placenta, l’eclampsia ed il distress fetale erano anche associati con un aumentato rischio.
I dati dello studio hanno indicato che l’induzione medica del travaglio sembra aumentare il rischio di embolia da liquido amniotico. ( Xagena2006 )
Kramer MS et al, Lancet 2006; 368: 1444-1448
Gyne2006