L’Irish Medicines Board ( IMB ) ha annunciato la sospensione della commercializzazione dei farmaci contenenti la Nimesulide in seguito alle aumentate segnalazioni di episodi di grave tossicità epatica nei pazienti sottoposti a trattamento con tale molecola.
Già in passato la Nimesulide è stata oggetto di dibattiti e controversie.
La Nimesulide è un farmaco appartenente alla classe degli antinfiammatori non steroidei ( FANS ).
Nel 2002 i prodotti a base di Nimesulide furono ritirati dal commercio in Finlandia a causa di un’aumento delle segnalazioni di tossicità epatica, alcune delle quali ad esito fatale, e nello stesso anno la Spagna ne sospese in modo cautelativo le vendite.
Nel 2003, l’EMEA, allertata dalle Autorità Sanitarie finlandesi, ha sottoposto a riesame i dati sulla Nimesulide ed è giunta alla conclusione che il rapporto rischio-beneficio era favorevole al farmaco, che rimane comunque vietato ai bambini di età inferiore ai 12 anni.
Il farmaco è presente in Italia fin dal 1985, mentre è presente in alcuni Paesi europei ( Germania e Gran Bretagna ).
La Nimesulide non è presente neppure in Giappone, Stati Uniti e Canada.
Come qualsiasi farmaco, anche la Nimesulide deve essere assunta in modo controllato ed accorto.
I pazienti che durante il trattamento con Nimesulide presentino alterazioni dei test di funzionalità epatica e/o manifestino sintomi compatibili con un danno epatico ( anoressia, nausea, vomito, ittero ) devono interrompere l’assunzione del farmaco e rivolgersi al proprio medico curante.
Infine l'uso della Nimesulide, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza e la sua somministrazione dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.( Xagena2007 )
Fonte:
1 ) Irish Medicines Board, 2007
2 ) EMEA, 2003
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