L’esposizione alla luce durante la notte sopprime la produzione di melatonina e lavorare su turni notturni è stato correlato con un incremento del rischio di carcinoma mammario.
Tuttavia, l’associazione tra i livelli di melatonina circolante ed il rischio di tumore alla mammella non è chiaro.
In uno studio prospettico nella coorte del Nurses' Health Study II, sono state misurate le concentrazioni del maggiore metabolita della melatonina, la 6-sulfatossimelatonina ( aMT6 ), nella prima urina del mattino di 147 donne con carcinoma mammario invasivo ed in 291 controlli.
Nei modelli di regressione logistica, il rischio relativo ( riportato come odds ratio [ OR ] ) per il carcinoma mammario invasivo per le donne nel più alto quartile della 6-sulfatossimelatonina urinaria rispetto al quartile più basso è stato 0.59.
Tale correlazione è rimasta essenzialmente inalterata dopo aggiustamento per fattori di rischio del carcinoma mammario o per i livelli plasmatici dell’ormone sessuale, ma si è leggermente attenuata quando l’analisi ha incluso 43 casi con carcinoma mammario in situ ed i loro 85 controlli ( OR = 0.70 ).
L’esclusione delle donne che avevano avuto una storia di lavoro su turni notturni ha lasciato i risultati ottenuti per lo più inalterati.
Tali dati prospettici sostengono l’ipotesi secondo la quale più alti livelli di melatonina, misurati nella prima urina del mattino, sono associati ad un più basso rischio di carcinoma mammario. ( Xagena2005 )
Schernhammer ES et Hankinson SE et al, JNCI 2005; 97: 1084-1087
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