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Screening del carcinoma mammario


Un gruppo di Ricercatori statunitensi ha effettuato una revisione degli studi disponibili riguardanti l'efficacia dello screening per il carcinoma mammario nell'ambito di studi randomizzati, delle comunità o con l'utilizzo di nuove tecniche.

Tutte le principali organizzazioni mediche statunitensi raccomandano lo screening mammografico alle donne a partire dai 40 anni. Lo screening è in grado di ridurre la mortalità per carcinoma mammario di circa il 20-35% nelle donne tra i 50 e i 69 anni e poco di meno nelle donne tra i 40 ed i 49 anni ad un follow up di 14 anni.

Circa il 95% delle donne che presentano delle anormalità allo screening non risultano poi affette da carcinoma.

Gli studi che hanno confrontato la mammografia digitale con la mammografia tradizionale su lastra non hanno rilevato una differenza significativa nell’identificazione del tumore mentre non vi sono risultati concordanti per quanto riguarda l'impatto sul tasso di richiamo dei casi ritenuti positivi.

L'esame clinico del seno si è rivelato in grado di evidenziare alcuni tumori non identificati dalla mammografia, ma la sensibilità di questo esame effettuato nella comunità ( 28-36% ) è inferiore a quella riscontrata nell'ambito degli studi randomizzati ( circa 54% ).

L'auto-esame del seno non si è rivelato efficace nel ridurre la mortalità per carcinoma mammario, ma ha portato ad un aumento del numero di biopsie mammarie effettuate per falsa positività.

La risonanza magnetica e l'ecografia sono state utilizzate in studi di screening per le donne ad alto rischio, ma non sono raccomandate per lo screening della popolazione generale. Infatti, benchè la risonanza magnetica abbia mostrato una sensibilità molto maggiore della mammografia nell'esame dei casi ad alto rischio, in genere essa presenta una bassa specificità e non se ne conosce l'impatto sulla mortalità per tumore mammario.

Si dovrebbe intraprendere con ciascuna donna una discussione dei potenziali rischi e benefici dello screening.

Gli Autori di questa revisione della letteratura hanno concluso che la mammografia rimane il principale mezzo di screening per il carcinoma mammario, mentre l'efficacia dell'esame clinico del seno e dell'auto-palpazione è minore. Le nuove modalità di screening non sembrano in procinto di rimpiazzare la mammografia nello screening della popolazione generale nel prossimo futuro.( Xagena2005 )

Elmore JG et al, JAMA 2005;293:1245-1256

Fiorenza Lagona, Specialista in Ginecologia, Milano

Gyne2005


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