Uno studio che ha riguardato un ampio numero di donne ha indicato che i bifosfonati, farmaci utilizzati per trattare l’osteoporosi, riducono il rischio di cancro dell’endometrio.
Per verificare l'ipotesi che i bifosfonati possono ridurre il rischio di tumore dell'endometrio, i ricercatori hanno preso in esame i questionari delle donne che hanno fatto parte del Prostate, Lung, Colorectal and Ovarian ( PLCO ) Cancer Screening Trial del National Cancer Institute ( NCI ).
L’analisi ha riguardato 23.485 donne.
Le donne che hanno fatto uso di bifosfonati hanno presentato una probabilità di sviluppare il cancro dell'endometrio ridotta del 50% ( IRR, rapporto del tasso di incidenza pari a 0.489 ).
Sono stati osservati 77 casi di cancro dell’endometrio nel gruppo che non aveva mai fatto uso di bifosfonati e 20 nel gruppo delle utilizzatrici.
69 e 19 casi, rispettivamente, nei gruppi non-utilizzatrici e utilizzatrici, erano tumori dell’endometrio di tipo I.
Altri studi hanno dimostrato che i bifosfonati possono ridurre il rischio di alcuni tumori, ma questo è il primo studio a dimostrare che il rischio di cancro dell’endometrio può essere ridotto.
Lo studio ha analizzato i dati solo sui bifosfonati contenenti azoto, che hanno dimostrato di avere proprietà antitumorali. Questi agenti sono utilizzati anche come trattamento palliativo per pazienti con metastasi ossee.
Ci sono prove pre-cliniche che questi farmaci abbiano effetti antitumorali, tra cui inibizione della proliferazione, della angiogenesi, e dell’adesione delle cellule tumorali.
In laboratorio, i bifosfonati hanno dimostrato di alterare il microambiente tumorale e di indurre la morte delle cellule tumorali.
Il cancro dell’endometrio è generalmente diagnosticato nelle donne in postmenopausa tra i 60 e i 70 anni. ( Xagena2015 )
Fonte: Cancer, 2015
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